Rassegna giurisprudenziale - Russia - ottobre-dicembre 2017

2018-01-23

 

A cura di A. Di Gregorio

 

1) La Corte costituzionale ha stabilito che le ordinanze dei collegi giurisdizionali della Corte suprema, emesse nell’ambito dei procedimenti per cassazione, non possono costituire motivo di riapertura di un procedimento per nuove circostanze. Nuove direttive di applicazione della norma giuridica possono essere considerate nuove circostanze solo a condizione che siano contenute in un decreto del Plenum o del Presidium della Corte suprema.

Sentenza n. 24/2017 del 17 ottobre 2017

http://doc.ksrf.ru/decision/KSRFDecision295029.pdf

Parole chiave: ripartura dei procedimenti, nuove circostanze, chiarimenti direttivi della Corte suprema

 

2) Nel verificare la costituzionalità dell’art. 2 punto 5 della legge federale «Sulle informazioni, sulle tecnologie di informazione e sulla tutela delle informazioni» la Corte costituzionale ha stabilito che il server di posta elettronica non può essere considerato il proprietario delle informazioni inviate dagli utenti.

Sentenza n. 25/2017 del 26 ottobre 2017

http://doc.ksrf.ru/decision/KSRFDecision296447.pdf

Parole chiave: posta elettronica, server, informazioni, proprietà

 

3) Continuano le pronunce del Giudice costituzionale in relazione al regime della proprietà privata nella Repubblica di Crimea. La Corte precisa nuovamente le modalità di destinazione pubblica dei beni prima rientranti nella proprietà privata sul territorio della Repubblica.

Sentenza n. 26/2017 del 7 novembre 2017

http://doc.ksrf.ru/decision/KSRFDecision298470.pdf

Parole chiave: Crimea, proprietà privata, destinazione pubblica di beni di privati

 

4) La Corte costituzionale ha chiarito le modalità organizzative degli incontri dei deputati con gli elettori, qualora questi si verifichino in occasione di manifestazioni pubbliche, verificando la costituzionalità di una recente modifica della legge che disciplina lo svolgimento delle manifestazioni pubbliche, uno dei provvedimenti più contestati dalle forze di opposizione negli ultimi anni in Russia.

Sentenza n. 27/2017 del 10 novembre 2017

http://doc.ksrf.ru/decision/KSRFDecision299441.pdf

Parole chiave: manifestazioni pubbliche, deputati, propaganda elettorale

 

5) La Corte ha sottoposto a verifica di costituzionalità alcune disposizioni della legge sul segreto di Stato, giungendo alla conclusione che l’apposizione del sigillo della segretezza sui documenti ufficiali non deve impedire al singolo cittadino (vittima di reati), che non si avvale dell’ausilio di un legale, di avere accesso ai documenti che lo riguardano al fine di tutelare i propri diritti contro il diniego della procura di intentare un’azione penale. Si tratta di una sentenza di tipo interpretativo di rigetto.

Sentenza n. 32/2017 del 23 novembre 2017

http://doc.ksrf.ru/decision/KSRFDecision301532.pdf

Parole chiave: segreto di Stato, tutela in giudizio, rifiuto dell’azione penale

 

6) La Corte si pronuncia in merito al regime pensionistico dei dipendenti del sistema penitenziario della Repubblica di Crimea stabilendo che essi conservano il diritto di scegliere il regime ad essi più favorevole tra quello precedente l’incorporazione nella Federazione di Russia e quello successivo.

Sentenza n. 33/2017 del 27 novembre 2017

http://doc.ksrf.ru/decision/KSRFDecision301955.pdf

Parole chiave: pensioni, Crimea, regime più favorevole

 

7) Nell’interpretare alcune disposizioni del Codice di procedura arbitrale, la Corte costituzionale ricorda ai tribunali arbitrali che hanno l’obbligo di verificare la conformità dell’atto normativo da applicare ad altro atto normativo di livello gerarchico superiore, anche se a chiederlo fosse il cittadino parte del giudizio che agisce in tutela dei propri diritti.

Sentenza n. 37/2017 del 6 dicembre 2017

http://doc.ksrf.ru/decision/KSRFDecision303640.pdf

Parole chiave: gerarchia delle fonti, processo arbitrale, obblighi del giudice, interpretazione

 

8) In una delle innumerevoli decisioni in cui si è occupata della legislazione che tutela le conseguenze della catastrofe di Černobyl la Corte costituzionale ha stabilito che non è possibile privare dello status di vittima i cittadini che erano feti nell’utero materno al momento dell’evacuazione dalla zona della catastrofe nel 1986.

Sentenza n. 40/2017 del 13 dicembre 2017

http://doc.ksrf.ru/decision/KSRFDecision304529.pdf

Parole chiave: evacuazione, tutela delle vittime, conseguenze della catastrofe di Černobyl