Oltre lo specchio. “Trumpy-Dumpty” e la crisi del Rule of Law
di Luca Pietro Vanoni
Che il primo anno del secondo mandato Trump potesse rivelarsi divisivo, destabilizzante e profondamente incisivo sui meccanismi che regolano il costituzionalismo americano era non solo prevedibile, ma in larga misura già previsto. Le ragioni di tale facile profezia sono molteplici: per limitarci alle più recenti, basti ricordare la personalità fortemente narcisistica e “superegoica” del tycoon, la peculiarità di una campagna elettorale segnata da un linguaggio politico che ha eroso gli ultimi residui di reciprocità democratica, e, non da ultimo, i tragici episodi di violenza che — da una parte come dall’altra — hanno rivelato il volto oscuro di un’America che da tempo fatica a riconoscere nell’avversario politico se non come un nemico da delegittimare o addirittura abbattere.


