Rassegna giurisprudenziale – Canada – ottobre-dicembre 2020

2021-01-18

a cura di Nausica Palazzo

 

 

1. La Corte Suprema ha dichiarato con voto unanime l’incostituzionalità della legge dell’Ontario in concernente il c.d. registro dei sex offender. L’inserimento all’interno di tale registro a danno del ricorrente era avvenuto nonostante tale ricorrente fosse stato assolto all’interno del giudizio penale per incapacità di intendere e di volere. La Corte, dunque, censura la contrarietà rispetto al principio di non discriminazione sancito dalla sezione 15 della legge dell’Ontario, sancendone in particolare natura discriminatoria in base alla disabilità mentale.

 

Ontario (Attorney General) v. G, 2020 SCC 38

 

Link:  https://decisions.scc-csc.ca/scc-csc/scc-csc/en/item/18563/index.do

 

Parole chiave: discriminazione, disabilità mentale, sex crimes, sex offender.

 

 

2. In un’attesa decisione, la Corte Suprema ha chiarito che la Carta canadese dei diritti e delle libertà si applica esclusivamente a persone fisiche, mentre non trova applicazione per persone giuridiche come società di diritto privato. Esistono eccezioni in tal senso quali il divieto di “unreasonable search and seizure” o il diritto alla ragionevole durata del processo. Tuttavia, ad esso non si applica la tutela avverso sanzioni crudeli e inusuali (cruel and unusual punishment). Nel caso di specie, alla Corte era stato domandato se una società potesse essere sottoposta ad un trattamento crudele e inusuale ai sensi della Carta – la ricorrente aveva infatti ricevuto una multa che riteneva essere esorbitante, a causa dell’ammontare minimo fissato con legge. Nel rispondere in modo negativo, la Corte pone l’accento sul valore della dignità umana che permea la giurisprudenza in materia, valore da ritenersi non applicabile alle c.d. corporation.

 

Quebec (Attorney General) v. 9147-0732 Québec inc., 2020 SCC 32

 

Link: https://decisions.scc-csc.ca/scc-csc/scc-csc/en/item/18529/index.do

 

Parole chiave: dignità, società, corporation, sanzioni crudeli e inusuali, cruel and unusual punishment.

 

 

3. La Corte dichiara la contrarietà principio di non discriminazione sulla base del genere del piano pensionistico della Royal Canadian Mounted Police. Il piano consentiva infatti di optare sia per un congedo non retribuito che per un’opzione di c.d. job-sharing in base alla quale più persone svolgevano una quota di mansioni solitamente svolte da una persona. Tuttavia, mentre la prima opzione consentiva il c.d. buy-back di crediti pensionistici (finalizzato ad aumentare l’ammontare ricevuto e/o andare in pensione prima del tempo) la seconda opzione (job-sharing) non prevedeva tale possibilità. La Corte nota innanzitutto che la maggior parte dei lavoratori/trici in job-sharing siano di sesso femminile e in secondo luogo come ciò sia sufficiente a configurare una discriminazione (sebbene indiretta) sulla base del genere, ai sensi della Sezione 15 della Carta.

 

Fraser v. Canada (Attorney General), 2020 SCC 28

 

Link: https://decisions.scc-csc.ca/scc-csc/scc-csc/en/item/18510/index.do

 

Parole chiave: genere, discriminazione, sezione 15, uguaglianza, discriminazione indiretta.

 

Nota della Redazione: la rassegna sulla giurisprudenza della Corte Suprema degli Stati Uniti non viene pubblicata poiché la Corte non ha pronunciato sentenze di rilievo costituzionale nel periodo di riferimento.