Rassegna giurisprudenziale - Corte Suprema degli Stati Uniti - aprile-giugno 2020

2020-07-16

a cura di Luigi Testa e Davide Zecca

 

 

1. La Corte Suprema dichiara illegittima la decisione di prorogare di una settimana, a motivo della sopravvenuta emergenza sanitaria, il termine per l’espressione del voto alle primarie in Wisconsin, ritenendo lesivo del diritto di voto una modifica delle regole elettorali a così breve tempo dall’election day.

Republican National Committee v. Democratic National Committee, No. 17–1299 [6 aprile 2020; 5-4]

Link:  https://www.supremecourt.gov/opinions/19pdf/19a1016_o759.pdf

Parole chiave: elezioni, primarie, diritto elettorale, COVID19.

 

 

2. Per la Corte Suprema è incostituzionale la disciplina della Louisiana e dell’Oregon che prevede la possibilità di una condanna penale con un verdetto di 10 a 2, ritenendo che il Sesto Emendamento richieda il giudizio unanime della giuria per un verdetto di condanna per un reato grave.

Ramos v. Louisiana, No. 18–5924 [20 aprile 2020; 6-3]

Link:  https://www.supremecourt.gov/opinions/19pdf/18-5924_n6io.pdf

Parole chiave: giuria, processo penale, Sesto Emendamento, condanna.

 

 

3. Un “lawful permanent resident” non può ottenere la revoca del provvedimento di espulsione se nei sette anni di residenza continuativa negli Stati Uniti richiesti dalla legge abbia commesso un reato grave anche se la relativa condanna è intervenuta in un tempo successivo.

Barton v. Barr, No. 18–725 [23 aprile 2020, 5-4]

Link:  https://www.supremecourt.gov/opinions/19pdf/18-725_f2bh.pdf

Parole chiave: lawful permanent resident, immigrazione, espulsione, stranieri.

 

 

4. La Corte annulla la decisione di una Corte d’Appello che aveva ritenuto che i danni punitivi previsti dal National Defense Authorization Act per gli atti di terrorismo internazionale non potessero essere richiesti anche per fatti commessi prima dell’entrata in vigore della relativa previsione, nel 2008 – pur non addentrandosi in una (non richiesta) valutazione della costituzionalità o meno della sua retroattività.

Opati v. Republic of Sudan, No. 17–1268 [18 maggio 2020, 8-0]

Link:  https://www.supremecourt.gov/opinions/19pdf/17-1268_c07d.pdf

Parole chiave: danni punitivi, terrorismo, retroattività, attentati terroristici, immunità.

 

 

5. Secondo la Corte Suprema, non contrasta con l’Appointments Clause la nomina presidenziale senza “advice and consent” del Senato dei membri del Financial Oversight and Management Board di Porto Rico (istituito nel 2016), poiché essi, investiti di una competenza locale, non possono considerarsi «officers of the United States».

Financial Oversight and Management Board for Puerto Rico v. Aurelius Investment, LLC, No. 18–1334 [1 giugno 2020, 9-0]

Link:  https://www.supremecourt.gov/opinions/19pdf/18-1334_new1_1a7d.pdf

Parole chiave: nomine, Appointments Clauseadvice and consent, Porto Rico, Presidente.

 

 

6. Secondo la Corte Suprema, è un giudizio di merito (e non solo di legittimità) quello che la Corte federale d’appello è chiamata a compiere rispetto alla decisione dell’immigration judge che conferma l’espulsione di uno straniero nonostante il rischio di tortura nel Paese di provenienza.

Nasrallah v. Barr, No. 18–1432 [1 giugno 2020, 7-2]

Link:  https://www.supremecourt.gov/opinions/19pdf/18-1432_e2pg.pdf 

Parole chiave: immigrazione, stranieri, espulsione, tortura.

 

 

7. Il Civil Rights Act 1964, richiedendo che le considerazioni relative al sesso non incidano sulle scelte del datore di lavoro – al netto di altri elementi rilevanti –, vieta a questi di licenziare un dipendente in ragione del suo solo orientamento sessuale, poiché la considerazione della parte verso la quale si è sessualmente attratti è di per sé una considerazione relativa al sesso.

Bostock v. Clayton County, Georgia, No. 17–1618 [15 giugno 2020, 6-3]

Link: https://www.supremecourt.gov/opinions/19pdf/17-1618_hfci.pdf  

Parole chiave: discriminazioni, datore di lavoro, sesso, orientamento sessuale, LGTB.

 

 

8. Viola l’Administrative Procedure Act, in quanto misura «arbitrary and capricious», la sospensione da parte del Department of Homeland Security del programma noto come Deferred Action for Childhood Arrivals, che rende immune dall’espulsione lo straniero arrivato irregolarmente negli Stati Uniti quando aveva meno di sedici anni.

Department of Homeland Security v. Regents of the University of California, No. 18–587 [18 giugno 2020, 5-4]

Link: https://www.supremecourt.gov/opinions/19pdf/18-587_5ifl.pdf   

Parole chiave: Deferred Action for Childhood ArrivalsDREAMERS, espulsione, stranieri, immigrazione.

 

 

9. La Corte respinge le censure di incostituzionalità delle disposizioni dell’Illegal Immigration Reform and Immigrant Responsibility Act che, disponendo l’expedited removal di determinate richieste d’ingresso negli Stati Uniti, esclude che un giudice federale possa sindacare la decisione degli ufficiali e di un giudice dell’immigrazione sull’esistenza di un credibile timore di persecuzione nel paese d’origine.

Department of Homeland Security v. Thuraissigiam, No. 19–161 [25 giugno 2020, 7-2]

Link: https://www.supremecourt.gov/opinions/19pdf/19-161_g314.pdf   

Parole chiave: immigrazione, habeas corpussuspension clause, due process, asilo.

 

 

10. In conformità con la decisione in Whole Woman’s Health v. Hellerstedt (2016), l’Act 620 della Louisiana, che richiedeva a qualunque medico praticasse interruzioni della gravidanza di detenere privilegi di ammissione dei pazienti a un ospedale entro trenta miglia da dove operasse, è dichiarato incostituzionale in quanto sottopone a un undue burden il diritto delle gestanti di abortire.

June Medical Services L. L. C. v. Russo, No. 18–1323 [29 giugno 2020, 5-4]

Link: https://www.supremecourt.gov/opinions/19pdf/18-1323_c07d.pdf   

Parole chiave: interruzione della gravidanza, undue burdenadmitting privileges, sindacabilità della ricostruzione dei fatti, stare decisis.

 

 

11. Viola la clausola sulla libertà religiosa della Costituzione federale il regolamento amministrativo dello Stato del Montana che, in ossequio alla disposizione della Costituzione statale che vieta l’allocazione di fondi a istituzioni controllate da confessioni religiose, proibiva ai genitori di utilizzare le borse di studio per far frequentare ai figli scuole private di stampo religioso.

 Espinoza v. Montana Dept. of Revenue, No. 18–1195 [30 giugno 2020, 5-4]

Link: https://www.supremecourt.gov/opinions/19pdf/18-1195_g314.pdf   

Parole chiave: libertà di religione, free exercise clausestrict scrutiny, credito d’imposta, borse di studio.

 

 

12. La Corte conferma, sulla base di una consolidata prassi costituzionale, che gli Stati sono titolati a limitare la discrezionalità degli elettori nominati per l’Electoral college, imponendo sanzioni pecuniarie per il mancato rispetto dell’indicazione emersa dal voto popolare nello Stato, fino alla revoca degli elettori infedeli a cui segue la nomina di altro elettore.

Chiafalo v. Washington, No. 19-465 [6 luglio 2020, 9-0]

Link: https://www.supremecourt.gov/opinions/19pdf/19-465_i425.pdf

Parole chiave: Electoral collegefaithless electors, prassi costituzionale, elezione del Presidente, discrezionalità.