Rassegna giurisprudenziale – Canada – gennaio-marzo 2020
a cura di Nausica Palazzo
* La Corte suprema ha emesso un ridotto numero di sentenze di merito nel periodo esame
1. La Corte Suprema canadese ha chiarito che il computo della ragionevole durata del processo penale (ragionevole durata garantita dalla section 11(b) della Carta) include altresì i mesi che l’organo giudicante impiega per redigere e comunicare la propria decisione. Nel caso di specie, il giudice aveva impiegato circa nove mesi per rendere la propria decisione, andando così a sforare il c.d. Jordan time-limit di 30 mesi, ossia che quella che normalmente risulta essere una “ragionevole” durata del processo penale, così come stabilito nel celebre caso Jordan. La Corte conferma dunque che tale computo include altresì il “tempo” della decisione del giudice.
R. v. K.G.K., 2020 SCC 7
Link: https://scc-csc.lexum.com/scc-csc/scc-csc/en/item/18217/index.do
Parole chiave: processo penale, ragionevole durata, Jordan.
2. La Corte Suprema ha confermato la giurisdizione delle corti del Québec sulle cause concernenti l’eventuale danno subito dalle comunità indigene a cause di attività estrattive insistenti sul “territorio tradizionale” di tali comunità, sebbene l’attività in questione sia stata svolta su territori situati in parte sul territorio québécois e in parte all’interno dei territori del Newfoundland e Labrador. La giurisdizione deriverebbe infatti direttamente dalla Section 35 della Carta, posta a tutela dei diritti delle popolazioni aborigene e dei trattati da queste firmati. Dal momento che i diritti di cui alla Section 35 preesistono la stessa Federazione canadese, la Corte ha ritenuto che i confini provinciali non possano costituire un ostacolo alla tutela di tali diritti.
Newfoundland and Labrador (Attorney General) v. Uashaunnuat (Innu of Uashat and of Mani‑Utenam), 2020 SCC 4
Link: https://scc-csc.lexum.com/scc-csc/scc-csc/en/item/18158/index.do
Parole chiave: aborigeni, section 35, territori tradizionali, comunità indigene.
