Rassegna giurisprudenziale - Russia - luglio-settembre 2019

2019-10-17

a cura di Angela Di Gregorio

 

 

1. La Corte costituzionale stabilisce che l’obbligo di risarcire il danno causato ai cittadini dalla demolizione delle costruzioni (dacie) rientranti nel perimetro di territori protetti in cui si producono beni pericolosi, che furono ad essi attribuite dagli organi locali del potere statale della RSFSR per giardinaggio ed altri scopi ricreativi, non spetta oggi solo agli organi dell’autogoverno municipale ma anche ad altre istituzioni pubbliche. Le disposizioni impugnate sono dichiarate incostituzionali ma la Corte attribuisce al legislatore il compito di decidere come distribuire l’obbligo di risarcire il danno tra i diversi livelli (organi) del potere pubblico.

 

Sentenza della Corte costituzionale della Federazione di Russia del 3 luglio 2019 n. 26 «Sulla verifica della costituzionalità degli articoli 15, 16 e 1069 del codice civile della FdR, del punto 4 dell’art. 242.2 del codice di bilancio della FdR e del comma 10 dell’art. 85 della legge federale “Sui principi generali di organizzazione dell’autogoverno locale nella FdR” su istanza dell’amministrazione del distretto urbano Verchnjaja Pyšma».

 

Link: http://doc.ksrf.ru/decision/KSRFDecision411831.pdf

 

Parole chiave: territori protetti, dacie, periodo sovietico, demolizione, risarcimento danni.

 

2. La Corte ha dichiarato che le disposizioni impugnate riguardanti il mancato pagamento di imposte, tasse e contributi non sono in contrasto con la Costituzione. Dal 2017 i contributi, insieme ad imposte e tasse, sono fatti rientrare tra i pagamenti la cui evasione è sanzionabile penalmente. A tale disposizione può essere attribuita efficacia retroattiva.

 

Sentenza del Corte costituzionale della FdR del 9 luglio 2019 n. 27 «Sulla verifica della costituzionalità delle disposizioni dell’art. 199 del codice penale della FdR su ricorso del cittadino D.N. Alganov»

 

Link: http://doc.ksrf.ru/decision/KSRFDecision413954.pdf

 

Parole chiave: retroattività della legge penale, contributi, evasione contributiva.

 

3. Ai sensi delle relative disposizioni del codice di procedura penale, il rifiuto dell’imputato o del sospettato di avere un difensore non deve essere obbligatoriamente accolto dagli inquirenti o dal tribunale. Tuttavia tali autorità, secondo la Corte, hanno l’obbligo di accogliere la richiesta di rifiuto dell’imputato di farsi assistere in giudizio da un difensore se l’imputato o sospettato e il difensore invitato non abusano del diritto alla difesa. Si configura un abuso qualora ci siano continue ed ingiustificate richieste di cambiare il difensore, la mancata comparizione con vari pretesti in tribunale, ossia azioni che ostacolano il normale svolgimento del processo. In tali casi il tribunale può non accogliere il rifiuto dei difensori d’ufficio e consentire la loro partecipazione al procedimento insieme ai difensori invitati.

 

Sentenza del Corte costituzionale della FdR del del 17 luglio 2019 n. 28 «Sulla verifica della costituzionalità degli artt. 50 e 52 del codice di procedura penale della FdR su ricorso del cittadino Ju. Ju. Kavalerov»

 

Link: http://doc.ksrf.ru/decision/KSRFDecision415633.pdf

 

Parole chiave: difensore d’ufficio, imputato, processo penale.

 

4. La Corte ritiene che chi svolge la professione legale (avvocati) possa ricoprire la carica di deputato municipale su base non permanente. Secondo la Corte dunque le disposizioni impugnate non impedirebbero di abbinare lo svolgimento dell’attività di avvocato con la funzione di deputato municipale su base non permanente.

 

Sentenza della Corte costituzionale della FdR del del 18 luglio 2019 n. 29 «Sulla verifica della costituzionalità delle disposizioni dell’art. 2, punto 1, comma 1 della legge federale “Sull’attività avvocatizia e sull’avvocatura nella FdR”  su ricorso del cittadino O.V. Suchov»

 

Link: http://doc.ksrf.ru/decision/KSRFDecision415799.pdf

 

Parole chiave: avvocatura, rappresentanza municipale, incompatibilità.

 

5. La Corte costituzionale ha vietato di riscuotere l’imposta di utilizzo per i mezzi di trasposto temporaneamente introdotti in Russia ritenendo incostituzionale la disposizione che parifica tale status a quello dei veicoli che attraversano la dogana e che sono destinati all’utilizzo interno nel paese.

 

Sentenza del Corte costituzionale della FdR del del 19 luglio 2019 n. 30 «Sulla verifica della costituzionalità delle disposizioni dell’art. 24.1 della legge federale “Sugli scarti della produzione e del consumo” su istanza del Tribunale arbitrale della Repubblica di Karelija».

 

Link: http://doc.ksrf.ru/decision/KSRFDecision416064.pdf

 

Parole chiave: imposta di circolazione, veicoli, importazione beni, dogana.