Rassegna giurisprudenziale - Germania - aprile-giugno 2019

2019-07-18

a cura di Francesco Saitto

 

1. Coerentemente con il principio affermato nella più articolata decisione del 18 luglio 2018 - 1 BvR 1675/16, il Tribunale costituzionale tedesco ha parzialmente accolto il ricorso individuale diretto per violazione dell’art. 3, Abs. 1, GG avverso i provvedimenti con cui si chiedeva, e poi si confermava in sede giurisdizionale, il contributo (Beitrag) richiesto come canone per le trasmissioni della società pubblica di radiodiffusione imposta all’occupante anche per le seconde e le terze case, così come stabilito dalla legge del Land Renania Palatinato in attuazione del Rundfunkbeitragsstaatsvertrag. Il BVerfG ha, infatti, ribadito che imporre sui privati un simile contributo senza tener conto del fatto che il singolo versa già un canone per la prima abitazione in cui dimora viola il principio di una imposizione che gravi in modo eguale su tutti (Belastungsgleichheit).

 

Beschluss del 10 aprile 2019 - 1 BvR 2284/15, 1 BvR 1142/17

 

Link: https://www.bundesverfassungsgericht.de/SharedDocs/Entscheidungen/DE/2019/04/rk20190410_1bvr228415.html

 

Parole chiave: Art. 3 GG, canone radiotelevisivo, ricorso diretto, abitazione

  

2. Coerentemente con quanto affermato nella decisione di incostituzionalità del 29 gennaio 2019, con cui si è colpita una analoga esclusione dal diritto di voto previsto per le elezione del Bundestag (2 BvC 62/14), con sentenza emessa nell’ambito di un procedimento azionato su istanza di duecentodieci deputati del Bundestag, il Tribunale costituzionale federale tedesco ha stabilito che non avrebbero dovuto trovare applicazione l’art. 6a Abs. 1, nn. 2 e 3 della legge sulle elezioni europee e l’art. 6a Abs. 2 n. 1 in combinato disposto con l’art. 6a, Abs. 1, n. 2 e 3 della medesima legge, di fatto riproduttivi degli stessi principi. In tal modo il BVerfG ha sancito che per le elezioni europee non dovesse trovare restrizione il diritto di voto per coloro i quali fossero al momento ricoverati in ospedali psichiatrici in quanto considerati penalmente irresponsabili e per coloro i quali siano sotto custodia per tutte le loro attività con atti non meramente temporanei.

 

Sentenza del 15 aprile 2019 - 2 BvQ 22/19

 

Link: https://www.bundesverfassungsgericht.de/SharedDocs/Entscheidungen/DE/2019/04/qs20190415a_2bvq002219.html

 

Parole chiave: diritto di voto, elezioni europee, misure di sicurezza, incapacità d’agire.

  

3. In attesa di pronunciarsi sulla legittimità costituzionale del Quantitative easing, il Tribunale costituzionale federale tedesco ha respinto un ricorso individuale contro il programma di acquisto Corporate Sector Purchase Programme - CSPP, sviluppato più in generale nel quadro del piano Expanded Asset Purchase Programme – EAPP. Tra le altre ragioni di ricorso collegate al rischio di queste forme di finanziamento, tra cui la violazione delle sue competenze da parte della BCE e il danno potenziale per il sistema bancario, secondo il ricorrente l’esclusione dal piano dalla possibilità di acquistare le obbligazioni emesse dalla sua società avrebbe falsato la concorrenza. Il Tribunale ha però ritenuto il ricorso inammissibile in base ai requisiti previsti all’art. 23, Abs. 1, S. 2 e all’art. 92 della legge sul Bundesverfassungsgericht, non essendo individuato l’oggetto del ricorso in modo idoneo. Gli atti della BCE non sono, infatti, di diritto tedesco e pertanto non possono essere oggetto di un giudizio dinanzi al Tribunale, salvo che sia individuata la lesione della Integrationsverantwortung di un organo costituzionale o che essi siano alla base di azioni di organi dello stato tedesco.

 

Beschluss del 25 aprile 2019 - 2 BvR 1728/16

 

Link: https://www.bundesverfassungsgericht.de/SharedDocs/Entscheidungen/DE/2019/04/rk20190425_2bvr172816.html

 

Parole chiave: BCE, EAPP, ricorso individuale, tutela concorrenza, Integrationsverantwortung.

  

4. Con ordinanza, il Tribunale costituzionale federale ha respinto un ricorso individuale di una associazione contro la mancata iscrizione della sua candidatura per le elezioni europee da parte della commissione elettorale federale. Questa azione (Nichtanerkennungsbeschwerde) è ammessa ai sensi dell’art. 14, Abs. 4a, S. 1 della legge sulle elezioni europee nel caso in cui venga negata la possibilità di candidarsi sulla base dei presupposti dell’art. 8, Abs. 1, a un partito o a una associazione. In questo caso, invece, il rifiuto della candidatura si basava sulla carenza di firme (art. 9, Abs. 5).

 

Beschluss del 26 aprile 2019 - 2 BvC 26/19

 

Link: https://www.bundesverfassungsgericht.de/SharedDocs/Entscheidungen/DE/2019/04/cs20190426_2bvc002619.html

 

Parole chiave: candidatura, Nichtanerkennungbeschwerde, elezioni europee, commissione elettorale federale.

 

 

5. Nell’ambito di un ricorso in via cautelare, il Tribunale costituzionale ha negato che la rete televisiva Zweiten Deutschen Fernsehen fosse obbligata a trasmettere uno spot elettorale del Nationaldemokratischen Partei Deutschlands, ritenuto non conforme alla legislazione attualmente vigente in materia di libertà di espressione. A seguito della decisione del 27 aprile, un nuovo ricorso in via cautelare del Nationaldemokratischen Partei Deutschlands avverso il Rundfunk Berlin-Brandenburg è stato questa volta ritenuto meritevole di accoglimento, dopo che lo spot elettorale era stato modificato.

 

Beschluss del 27 aprile 2019 - 1 BvQ 36/19

 

Link:https://www.bundesverfassungsgericht.de/SharedDocs/Entscheidungen/DE/2019/04/qk20190427_1bvq003619.html

 

Beschluss del 15 maggio 2019 - 1 BvQ 43/19

 

Link: https://www.bundesverfassungsgericht.de/SharedDocs/Entscheidungen/DE/2019/05/qk20190515_1bvq004319.html

 

Parole chiave: art. 5 GG, manifestazione del pensiero, spot elettorali, discorso d’odio, partiti politici.

  

6. Con ordinanza, il Tribunale costituzionale tedesco ha respinto, per motivi processuali legati all’assenza dei presupposti in tal senso, il ricorso individuale diretto di una Fondazione vicina al Partito Alternative für Deutschland, contro una serie di atti e omissioni di vari soggetti con cui si è decisa la mancata erogazione delle sovvenzioni pubbliche per finanziare la sua attività formativa in ambito politico e societario. Tra le varie ragioni di inammissibilità, oltre all’onere di impugnare la decisione in via amministrativa, il Tribunale sottolinea come la Fondazione non possa agire direttamente contro la legge che regola il bilancio del Bundestag. Resta incardinato il ricorso in Organstreit del partito AfD, con il medesimo oggetto (2 BvE 3/19).

 

Beschluss del 20 maggio 2019 - 2 BvR 649/19

 

Link: https://www.bundesverfassungsgericht.de/SharedDocs/Entscheidungen/DE/2019/05/rk20190520_2bvr064919.html

 

Parole chiave: AfD, fondazioni politiche, finanziamenti, ricorsi individuali.

  

7. Nell’ambito di un ricorso individuale diretto, con ordinanza emessa in via cautelare, il Tribunale costituzionale federale ha imposto al social network Facebook di sbloccare la pagina del partito Der III. Weg, su posizioni vicine all’estrema destra, fino allo svolgimento delle elezioni europee e di ristabilirne pertanto la operatività per garantire la possibilità del partito di portare avanti la sua campagna elettorale. La pagina era stata chiusa in quanto un suo contenuto era stato ritenuto non in conformità con gli standard del social network. Il Tribunale ha ritenuto che in questo ambito operi, secondo giurisprudenza consolidata, la possibilità di far valere in via mediata l’efficacia orizzontale dei diritti fondamentali.

 

Beschluss del 22 maggio 2019 - 1 BvQ 42/19

 

Link:  https://www.bundesverfassungsgericht.de/SharedDocs/Entscheidungen/DE/2019/05/qk20190522_1bvq004219.html

 

Parole chiave: manifestazione del pensiero, social network, discorso d’odio, partiti politici.

  

8. Con due ordinanze, il Tribunale costituzionale tedesco ha respinto altrettanti ricorsi volti a opporsi alla rimozione di manifesti elettorali presentati rispettivamente dal Nationaldemokratischen Partei Deutschlands e dal partito “Der III. Weg” contro i comuni di Zittau e di Chemnitz.

 

Beschluss del 24 maggio 2019 - 1 BvQ 45/19 e del 25 maggio 2019 - 1 BvQ 46/19

 

Link:

https://www.bundesverfassungsgericht.de/SharedDocs/Entscheidungen/DE/2019/05/qk20190524_1bvq004519.html

https://www.bundesverfassungsgericht.de/SharedDocs/Entscheidungen/DE/2019/05/qk20190524_1bvq004619.html

 

Parole chiave: elezioni europee, art. 5 GG, ordinanze cautelari, manifesti elettorali, libertà di manifestazione del pensiero.