Rassegna giurisprudenziale – Germania e Austria – luglio-ottobre 2018

2018-10-12

Germania

a cura di Francesco Palermo, Jens Woelk, Daniele Butturini

 

1. Il Primo Senato del Tribunale costituzionale federale respinge alcuni ricorsi di costituzionalità contro lo scioglimento disposto dal Ministero federale dell’Interno e dal Ministero dell’Interno del Land dell’Assia nei confronti di tre associazioni (MC Charter Westend, Hilfsorganisation für nationale politische Gefangene und deren Angehörige e.V., Hells Angels), l’una che organizzava donazioni a soggetti che a loro volta finanziavano organizzazioni terroristiche internazionali tra cui Hamas, la seconda che supportava estremisti di destra nella loro lotta all’ordine costituzionale, finanziando le loro pubblicazioni, e la terza che aiutava gruppi di bikers a violare la legislazione penale. I giudici costituzionali ricordano che l’art. 9 c. 2 LF è espressione del principio della democrazia militante, e limita la libertà di cui all’art. 9 c. 1 LF per quelle associazioni i cui scopi o attività violino la legge penale o siano diretti contro l’ordine costituzionale o quello internazionale. Ogni limitazione della libertà di associazione deve essere proporzionata, quindi se le condizioni per lo scioglimento delle associazioni di cui all’art. 9 c. 2 LF sono date, esso deve avvenire, ma se esistono forme meno invasive che producano il medesimo effetto, queste devono prevalere. Tali forme non sono disponibili nei casi in questione. Le tre associazioni sciolte per incostituzionalità infatti. Pertanto la relativa disposizione di legge (§ 3 c. 1 1 per. legge sulle associazioni) è conforme alla LF.

 

BVerfG, 13 luglio 2018,1 BvR 1474/12, 1 BvR 57/14, 1 BvR 57/14, 1 BvR 670/13.

 

Parole chiave: libertà di associazione, ordine costituzionale, democrazia militante, diritto internazionale

 

Link: https://www.bundesverfassungsgericht.de/SharedDocs/Entscheidungen/DE/2018/07/rs20180713_1bvr147412.html.

 

2. Il Secondo Senato del Tribunale costituzionale rigettato il ricorso di costituzionalità promosso da alcuni genitori di alunni della Scuola europea di Francoforte (un organismo internazionale, parte dell’organizzazione delle scuole europee, che fornisce ai figli di genitori che lavorano per le istituzioni europee una formazione nella propria lingua madre) avverso le sentenze dell’Oberlandesgericht di Francoforte e del Tribunale federale. Il ricorso contestava il mancato diritto di adire un giudice tedesco contro la decisione del consiglio scolastico di aumentare le rette, e indirettamente contestava la legittimità della legge di approvazione dello statuto delle scuole europee, in base alla quale i tribunali tedeschi non sono competenti per i ricorsi contro tali scuole. Per i giudici costituzionali, quando lo Stato apre il proprio ordinamento trasferendo diritti sovrani a organi internazionali che possono comprimere i diritti fondamentali (compreso il diritto alla tutela giurisdizionale), è obbligato ad assicurare che lo standard minimo di tutela di tali diritti previsto dalla Legge Fondamentale sia mantenuto. Tuttavia se, come nel caso di specie, il diritto al ricorso è mantenuto, ma di fronte a un giudice internazionale che comunque rispetti gli standard di tutela previsti dalla Legge Fondamentale, il diritto non risulta violato. Non si ha dunque una violazione del diritto alla tutela giurisdizionale di cui all’art. 19 c. 4 LF

 

BVerfG, 24 luglio 2018, 2 BvR 1961/09

 

Parole chiave: contenuto minimo, diritti fondamentali, organizzazioni internazionali.

 

Link: https://www.bundesverfassungsgericht.de/SharedDocs/Entscheidungen/DE/2018/07/rs20180724_2bvr196109.html

 

3. Il Tribunale costituzionale federale stabilisce la conformità alla Legge Fondamentale delle disposizioni di legge che impongono il pagamento del canone anche alle prime abitazioni e agli esercizi non privati. È invece illegittima la previsione di imposte secondarie sul canone. Per il Primo Senato del Tribunale il ricorso di tre privati e di un’impresa contro il canone non è fondato, in quanto non è incompatibile con la Legge Fondamentale imporre un contributo per il funzionamento del servizio pubblico a tutti coloro che possono trarre un vantaggio da tale servizio, indipendentemente dal fatto di possedere un apparecchio o di volere o meno usufruire del servizio. Tuttavia è illegittimo imporre ulteriori imposte alla stessa persona che dovesse occupare più dimore, perché l’imposta serve a sostenere i costi per il vantaggio che le singole persone fisiche o giuridiche possono avere dal servizio, non a tassare gli immobili. Le legislazioni regionali sulla tassazione indiretta vanno dunque modificate in tal senso entro il 30 giugno 2020

 

BVerfG, 18 luglio 2018, 1 BvR 1675/16, 1 BvR 981/17, 1 BvR 836/17, 1 BvR 745/17

 

Link: http://www.bverfg.de/e/rs20180718_1bvr167516.html

 

Parole chiave: canone televisivo, diritto all’informazione, imposte

  

Austria

a cura di Francesco Palermo, Elena D’Orlando, Ulrike Haider-Quercia

 

1. La Corte stabilisce che il Governo federale e in particolare il Ministro dell’Interno non può rifiutare la trasmissione di atti riservati (in materia di terrorismo) alla commissione parlamentare di inchiesta. Ciò vale almeno per gli atti in possesso del Governo alla data della richiesta, mentre non sussiste l’obbligo per atti acquisiti successivamente. Il ricorso è stato presentato da un quarto dei membri della stessa commissione di inchiesta.

 

VfGH, 14 settembre 2018, UA 1/2018-15 14

 

Link: https://www.vfgh.gv.at/downloads/VfGH_Entscheidung_UA_1-2018_Akten_BVT-UA.pdf

 

Parole chiave: diritto parlamentare, commissioni parlamentari di inchiesta, segretezza, diritto di accesso