Rassegna giurisprudenziale - Germania - gennaio-marzo 2018

2018-05-02

Germania

a cura di P. Butturini, E. D’Orlando, F. Palermoe J. Woelk

 

1 – Il Tribunale costituzionale federale indica gli standard costituzionali per decidere sui rimpatri in Turchia. Secondo i giudici costituzionali di Karlsruhe, un cittadino turco condannato a tre anni e mezzo di reclusione per aver sostenuto un’organizzazione terroristica, non può essere rimpatriato. I giudici amministrativi dovranno riesaminare nel dettaglio le conseguenze della decisione anche nel paese di destinazione, in linea con la giurisprudenza della Corte di Strasburgo.

Ordinanza, 18 dicembre 2017 - BVerfG 2 BvR 2259/17

 

Parole chiave: Rimpatrio, Turchia terrorismo, Corte europea diritti dell’uomo

Link:

 http://www.bundesverfassungsgericht.de/SharedDocs/Entscheidungen/DE/2017/12/rk20171218_2bvr225917.html

 

 

2 – La ratifica dell’accordo di coalizione di governo da parte di tutti gli iscritti della SPD passa il vaglio del Tribunale costituzionale federale. La versione finale dell’accordo di coalizione (approvata in congressi straordinari da CDU e CSU), viene sottoposta a un referendum tra gli iscritti della SPD, decisa dallo stesso partito per superare le divergenze interne sulla linea politica. Come già avvenuto nel 2013, cinque ricorsi costituzionali diretti contro il referendum interno vengono ritenuti inammissibili, in quanto i partiti politici, nonostante il loro ruolo costituzionale, non sono qualificabili come autorità pubbliche.

BVerfG provvedimento d’urgenza, 6 febbraio 2018 (non pubblicato)

Parole chiave: Referendum, partiti politici, sindacato di costituzionalità

Link:
https://rsw.beck.de/aktuell/meldung/bundesverfassungsgericht-geht-nicht-gegen-spd-mitgliedervotum-zur-groko-vor

 

 

3 – Il Tribunale costituzionale federale limita il diritto di critica per chi ricopre cariche governative. La ministra dell’istruzione, Johanna Wanka, aveva criticato il partito estremista Alternative für Deutschland (AfD), che aveva attaccato il governo sulla politica dell’accoglienza. Sul sito del ministero, la ministra ha scritto che “il cartellino rosso dovrebbe essere mostrato all’AfD, non alla Cancelliera”. Per i giudici costituzionali la comunicazione è incostituzionale perché irrispettosa dell’obbligo di neutralità ministeriale da cui deriva il dovere di trattare in modo uguale tutti i partiti. Per i giudici costituzionali “non c’è un diritto al contrattacco”.

BVerfG, 2. Senato, Sentenza 27 febbraio 2018 – 2 BvE 1/16

Parole chiave: Critica, Funzioni governative, Libertà di espressione, estremismo

Link: http://www.bundesverfassungsgericht.de/SharedDocs/Entscheidungen/DE/2018/02/es20180227_2bve000116.html