Presentazione

2018-01-23

L’Osservatorio sulla Presidenza Trump è un’idea della redazione di Dpce-on line di Milano Bocconi. L’Osservatorio è un prodotto scientifico multidisciplinare che mira a offrire un resoconto aggiornato e ragionato della Presidenza Trump, con particolare attenzione a quelle scelte politiche che si traducono in provvedimenti o condotte che incidono tanto sulla forma di Stato, quanto sulla forma di governo statunitensi.

Si potrebbe essere tentati di rintracciare in questo progetto una premessa implicita, ossia che la Presidenza di Trump rappresenti sicuramente un’anomalia nella e della storia costituzionale degli Stati Uniti. Fondare questo progetto su una premessa di questo tipo non sarebbe un’operazione scientificamente priva di giustificazione. È indubbio che la comunità scientifica americana osserva il trumpismo come un fenomeno pressoché inedito. Di più, i giuristi americani tentano di intravedervi l’epifenomeno di un qualche mutamento più profondo della sensibilità costituzionale, collegato al fiorire di un “populismo statunitense” con caratteristiche distinte dai populismi contemporanei e, in particolare, da quelli europei. Basti pensare che Eric Posner ha introdotto nella primavera del 2017 un nuovo corso monografico alla Chicago Law School: Trump and the Presidency. L’obiettivo dichiarato è di comprendere se la Presidenza di Trump rappresenti un prodotto normale dei processi democratici oppure una “constitutional aberration”. Il corso dedica un modulo a uno studio comparato del populismo: il trumpismo è paragonato all’ascesa di leader populisti latino-americani, mentre le vicende europee sembrano essere interpretate come la manifestazione di fenomeni assai diversi sul piano politico e costituzionale.

La creazione dell’Osservatorio muove da una premessa distinta, ossia dalla constatazione del carattere insolito della figura di Trump-presidente e, al contempo, dall’interesse per la comprensione della portata e delle conseguenze di questo momento storico anche al di fuori dei confini statunitensi. Di qui la scelta di aprire questa sede di approfondimento con contributi su alcune delle scelte politiche cariche di conseguenze rispetto agli equilibri economico-sociali globali.

Quanto alla singolarità di Trump, varie sono le ragioni che giustificano questo giudizio: l’inedito coinvolgimento in attività di business con partner stranieri che alimentano la polemica sulla effettiva lealtà agli interessi del Paese, l’utilizzo dei social network come strumento di comunicazione personale (e non istituzionale) con il popolo statunitense, la tendenza a trascurare qualsiasi forma di political correctness, una contenuta esposizione, anche mediatica, sul tema dei diritti civili. Soprattutto, ciò che rende Trump un “esperimento presidenziale” interessante è la circostanza per cui egli interroga i costituzionalisti e i comparatisti sull’autenticità dei processi che conducono all’elezione presidenziale e, dunque, sui meccanismi di funzionamento del diritto di voto, sulla rappresentanza politica, sul ruolo del processo politico nel riconoscimento dei diritti, sulla tenuta dei valori democratici a fronte della sempre più diffusa diffidenza rispetto alla bontà di un modello di convivenza sociale improntato al multiculturalismo.

Gli scritti qui ospitati provano dunque ad andare oltre la mera constatazione della novità del “fenomeno Trump” e a inquadrare il contesto storico, politico e giuridico in cui sperimentiamo questa presidenza, tracciando, quando l’argomento lo consente, percorsi di comparazione. In altri termini, l’Osservatorio studia Trump con gli occhi del giurista-comparatista, attento tanto al momento presente quanto all’indagine in chiave diacronica delle vicende costituzionali di cui fa esperienza.

 Graziella Romeo - 23 gennaio 2018