Rassegna giurisprudenziale - Canada - ottobre-dicembre 2019

2020-01-16

a cura di Nausica Palazzo

  

 

1-2. In un’importante trilogia di sentenze, nota come trilogia Vavilov, la Corte muta lo standard di giudizio per lo scrutinio di atti amministrativi. D’ora in avanti, uno standard di “ragionevolezza” opererà in via presuntiva. Si tratterà di un standard definito dalla Corte come “robusto” in quanto la ragionevolezza implica che gli atti e decisioni amministrative dovranno sempre essere “giustificate” in relazione sia al quadro fattuale che giuridico.
Quanto alla presunzione, in tre occasioni non si applicherà uno standard di ragionevolezza bensì il più stringente standard di “correttezza”: questioni di rilievo costituzionale; questioni generali di diritto di particolare importanza per l’ordinamento giuridico; questioni concernenti i conflitti di giurisdizione e competenza.

 

Canada (Minister of Citizenship and Immigration) v. Vavilov, 2019 SCC 65

 

Link:  https://www.canlii.org/en/ca/scc/doc/2019/2019scc65/2019scc65.html?autocompleteStr=vavi&autocompletePos=3

 

Bell Canada v. Canada (Attorney General), 2019 SCC 66

 

Link: https://www.canlii.org/en/ca/scc/doc/2019/2019scc66/2019scc66.html?autocompleteStr=2019%20scc%2066&autocompletePos=1

 

Parole chiave: diritto amministrativo, standard di giudizio, ragionevolezza, trilogia, Vavilov.

 

3. La Corte Suprema, nel caso K.J.M., concernente il processo penale a carico di un minore per il reato di omicidio doloso, ha esteso il principio della ragionevole durata del processo (discendente dall’articolo 11 della Carta dei diritti e delle libertà) anche ai procedimenti a carico di minori. Il principio, enunciato dalla medesima Corte nel 2016, individuava tra nei 18 e 30 mesi la durata ragionevole di un processo. D’ora in poi tale principio sarà applicabile altresì nell’ambito della giustizia penale minorile.

 

R. v. K.J.M., 2019 SCC 55

 

Link:  https://scc-csc.lexum.com/scc-csc/scc-csc/en/item/18035/index.do

 

Parole chiave: giustizia penale minorile, ragionevole durata, processo.

 

4. In un interessante caso sulla successione di leggi processual-penali nel tempo, la Corte Suprema canadese è stata chiamata a interpretare il principio secondo cui al reo si applica la legge vigente al tempus commissi delicti oppure al momento del sentencing (determinazione della sanzione, che si ha in un momento successivo alla condanna), a seconda di quale sia la legge più favorevole. La Corte ha interpretato tale principio contenuto nel codice penale federale nel senso che, se tra questi due momenti viene emanata una legge (poi abrogata) più favorevole, questa non potrà applicarsi al reo. Al fine della determinazione della legge processuale applicabile, il giudice potrà prendere in considerazione in alternativo o la legge applicabile al momento della commissione del fatto delittuoso ovvero la legge applicabile al momento dell’individuazione della sanzione.

 

R. v. Poulin, 2019 SCC 47

 

Link: https://decisions.scc-csc.ca/scc-csc/scc-csc/en/item/17964/index.do

 

Parole chiave: legge processuale, processo penale, tempus commissi delicti, sentencing.

 

5. La Corte d’Appello del Québec ha deciso di non concedere la sospensiva delle disposizioni della legge provinciale che proibisce l’uso di simboli religiosi in luoghi di lavoro (note come “Bill 21”). Decisivo il voto di due giudici ad avviso dei quali l’attivazione della c.d. notwithstanding clause da parte del Governo québécois impedirebbe la possibilità di sospendere tali disposizioni. La clausola costituzionale citata, contenuta nell’articolo 33 della Carta, consente difatti ad un governo provinciale di impedire il controllo di costituzionalità pro tempore su una certa legge, ossia di “blindare” tale legge per periodo di tempo, “nonostante” possa porsi in contrasto con alcune disposizioni della Costituzione.

 

Hak c. Procureure générale du Québec, 2019 QCCA 2145 (CanLII)

 

Link: https://www.canlii.org/en/qc/qcca/doc/2019/2019qcca2145/2019qcca2145.html?searchUrlHash=AAAAAQARcmVsaWdpb3VzIHN5bWJvbHMAAAAAAQ&resultIndex=1

 

Parole chiave: laicità, velo, simboli religiosi, notwithstanding clause, Bill 21.