Rassegna giurisprudenziale - Belgio - gennaio-marzo 2019

2019-04-16

a cura di Lucia G. Sciannella e Giacomo Delledonne

 

 

1. La Cour constitutionnelle rigetta un recours en annullation avente ad oggetto alcuni disposti della legge del 25 dicembre 2016, di modifica del Codice sulle imposte. Nello specifico, secondo il giudice costituzionale, non viola gli artt. 10, 11, 22bis, 23, 172 e 191 Cost., la norma che mira ad annullare ogni beneficio fiscale – compreso il credito d’imposta sui figli a carico – per coloro che non hanno una residenza stabile in Belgio e per coloro che sono collocabili in un regime particolare, quali i richiedenti asilo.

Sent. n. 3 del 23 gennaio 2019

Codice delle imposte – richiedenti asilo – credito d’imposta

 

 

2. Secondo la Cour è incostituzionale l’art. 3 della legge del 27 gennaio 2017 nella parte in cui subordina l’ottenimento della “garanzia di reddito per le persone anziane” (GRAPA) alla condizione di avere la residenza in Belgio per un periodo non inferiore a dieci anni, di cui almeno cinque ininterrotti. In particolare, la norma in questione viola l’art. 6 del Regolamento (CE) n. 883/2004, in quanto non prende in considerazione i periodi di residenza trascorsi dal richiedente in un altro Stato membro dell’UE.

Sent. n. 6 del 23 gennaio 2019

Unione europea – pensione integrativa – anziani – libertà di stabilimento – GRAPA

 

 

3. In sede di ricorso concreto, la Cour constitutionnelle ritiene fondata la questione di costituzionalità riguardante taluni disposti della legge del 15 dicembre 1980 in materia di immigrazione, nella parte in cui introducono un trattamento discriminatorio nei riguardi di uno straniero divorziato e vittima di violenza domestica, a seconda che sia sposato con un cittadino belga o con un cittadino di un altro paese terzo.

Sent. n. 17 del 7 febbraio 2019

Immigrazione – nazionalità – matrimonio – divorzio

 

 

4. In tema di impiego dei lavoratori stranieri, la Cour, chiamata a pronunciarsi sulla legittimità costituzionale di alcune norme contenute nell’ordonnance della Regione di Bruxelles-capitale del 9 luglio 2015, di attuazione della sesta riforma istituzionale, ha modo di chiarire la portata del principio del riparto esclusivo di competenze tra i diversi livelli di governo.

Sent. n. 13 del 31 gennaio 2019

Lavoratori stranieri – Regione Bruxelles-capitale – sesta riforma istituzionale

 

 

5. La Cour constitutionnelle rigetta una questione di legittimità costituzionale di una disposizione del decreto comunale fiammingo del 15 luglio 2005. Non rappresenta una limitazione sproporzionata dell’autonomia locale il diritto degli abitanti di un Comune di agire in giudizio in nome del Comune stesso se l’organo esecutivo comunale si è astenuto dal farlo e dopo che gli abitanti-attori hanno offerto, prestando cauzione, di farsi personalmente carico delle spese processuali e di fare fronte a un’eventuale condanna al risarcimento o ammenda per lite temeraria.

Sent. n. 28 del 14 febbraio 2019

Ordinamento degli enti locali – Regione fiamminga – diritto di agire in giudizio – autonomia locale e poteri delle istituzioni locali – Carta europea dell’autonomia locale

 

 

6. La Cour constitutionnelle ritiene non incompatibili con la Costituzione disposizioni contenute in un decreto regionale vallone e in uno fiammingo, che delegano i rispettivi Governi regionali a disciplinare ovvero proibire il ricorso a taluni pesticidi in tutto il territorio della Vallonia o delle Fiandre. Se è vero che le disposizioni, che riguarda la tutela dell’ambiente, rientrano nella sfera di competenza del legislatore regionale, nondimeno esse devono essere interpretate in modo da non vanificare del tutto la competenza federale in materia di standard di produzione: deve perciò ritenersi esclusa l’ipotesi di un divieto generale.

Sent. n. 32 del 28 febbraio 2019 e sent. n. 38 del 28 febbraio 2019

Principio di lealtà federale – tutela dell’ambiente – standard di produzione

 

 

7. La Cour constitutionnelle respinge un ricorso contro un’ordonnance – atto di rango legislativo della Regione di Bruxelles-Capitale – che introduce la nozione di zone a basse emissioni, nelle quali può essere limitato il diritto di accesso degli autoveicoli al fine di contrastare l’inquinamento dell’aria. La misura impugnata appare infatti rispettosa del riparto di competenze.

Sent. n. 37 del 28 febbraio 2019

Regione di Bruxelles-Capitale – tutela dell’ambiente – circolazione degli autoveicoli – zone a basse emissioni

 

 

8. La Cour constitutionnelle accoglie parzialmente un ricorso contro diverse disposizioni di una legge del 2017 di riforma dei servizi d’intelligence e di sicurezza. È annullata la disposizione relativa al sistema “passivo” di notifica delle misure segrete di sorveglianza, mentre sono ritenute compatibili con la Costituzione la definizione di luogo non accessibile al pubblico e non sottratto alla vista e la disposizione che ha rimosso i limiti all’uso di dispositivi mobili.

Sent. n. 41 del 14 marzo 2019

Sicurezza dello Stato – servizi d’intelligence e di sicurezza – raccolta di dati – notifica a richiesta

 

 

9. La Cour constitutionnelle accoglie parzialmente un ricorso contro la riforma del 2017 del codice di procedura penale. In particolare, è illegittima – in ragione della sua vaghezza, causa d’incertezza giuridica – la disposizione che obbliga i membri del personale delle istituzioni di sicurezza sociale a trasmettere le informazioni che costituiscono seri indizi di un reato di terrorismo.

Sent. n. 44 del 14 marzo 2019

Diritto penale – contrasto del terrorismo – segreto professionale – obblighi di denuncia – istituzioni di sicurezza sociale