Rassegna giurisprudenziale – Belgio – ottobre-dicembre 2018  

2019-01-25

a cura di Lucia G. Sciannella, Giacomo Delledonne

 

1. La Cour constitutionnelle ha annullato gli artt. 51-58 della “loi-programme” del 25 dicembre 2016 nella parte in cui autorizzavano i funzionari dell’amministrazione generale delle dogane e delle accise a procedere al sequestro del veicolo di un soggetto, pur non essendone, quest’ultimo, il legittimo proprietario.

Sent. n. 124 del 4 ottobre 2018

Parole chiave: Norme fiscali – veicoli – sequestro – proprietà – dogane e accise

 

 

2. Con una lunga e articolata sentenza, la Cour si è pronunciata sulla legittimità costituzionale dell’art. 4 della legge del 18 dicembre 2016, che ha introdotto – in materia di immigrazione – la «déclaration des primo-arrivants», obbligatoria per gli immigrati in possesso di un permesso di soggiorno temporaneo. Con tale dichiarazione, il cittadino straniero si impegna a rispettare e a condividere “norme e valori fondamentali” della società belga. Alla sottoscrizione va poi seguito l’attivazione di una procedura di controllo ministeriale diretto a verificare la sussistenza di tangibili “efforts raisonnables d’intégration”. La Cour ha rigettato gran parte del recours en annullation avanzato da diverse associazioni impegnate nell’assistenza agli immigrati e ai richiedenti asilo, formulando però molteplici “réserve des interprétations” e annullando uno dei criteri valutabili mediante procedura ministeriale, relativo al c.d. “passé judiciaire” del cittadino straniero.

Sent. n. 126 del 4 ottobre 2018

Parole chiave: Immigrazione – permesso di soggiorno – impegno di integrazione – criteri

 

3. La Cour constitutionnelle dichiara incostituzionale l’art. 851 del Code judiciairie nella parte in cui introduce – relativamente al principio del cautio iudicatum solvi – una irragionevole disparità di trattamento, basato sulla nazionalità, tra un cittadino straniero e un cittadino belga residente all’estero che non ha alcun bene patrimoniale in territorio nazionale.

Sent. n. 135 dell’11 ottobre 2018

 

Parole chiave: processo – cautio iudicatum solvi – cauzione – cittadini stranieri

 

4. Il giudice costituzionale belga – chiamato a pronunciarsi in sede de recours en annullation sulla legittimità costituzionale della legge del 4 aprile 2014 in materia di assicurazioni – ha disposto rinvio, in via pregiudiziale, alla Corte di giustizia, proponendo il seguente quesito: «La notion de “procédure judiciaire” visée à l’article 201, par. 1; a) de la directive 2009/138/CE du Parlement européenne et du Conseil du 25 novembre 2009 sur l’accès aux activités de l’assurance et de la réassurance et leur exercice doit-elle être interprétée en ce sens qu’elle inclut les procédures de médiation extrajudiciaire et judiciaire prévues par les articles 1723/1 à 1737 du Code judiciaire belge?».

Sent. n. 136 dell’11 ottobre 2018

Parole chiave: Assicurazioni – Procedure Extra-giudiziali – Diritto comunitario

 

5. La Cour constitutionnelle ha rigettato il recours en annullation riguardante la nuova procedura unica di espropriazione per pubblica utilità introdotta dal legislatore fiammingo con il Decreto del 24 febbraio 2017, ritenendo infondati i numerosi rilievi di incostituzionalità evidenziati dai ricorrenti.

Sent. n. 143 del 18 ottobre 2018

Parole chiave: Espropriazione – Regione fiamminga – Procedure  

 

6. La Cour constitutionnelle ha interrogato il giudice comunitario sulla compatibilità con il diritto UE della “loi-programme” del 25 dicembre 2016, che ha esteso la tassa sulle operazioni di borsa (TOB) alle transazioni effettuate da cittadini belgi attraverso un broker estero.

Sent. n. 149 dell’8 novembre 2018

Parole chiave: Tassazione – Operazioni in Borsa – TOB

 

7. La Cour constitutionnelle rigetta una questione di legittimità costituzionale della riforma del 25 dicembre 2016, contenente principi sull’amministrazione penitenziaria e lo status giuridico dei detenuti. Benché le commissioni incaricate di esaminare i reclami dei detenuti, rispettivamente in primo grado e in appello, debbano essere assimilate a organi giurisdizionali, nondimeno il legislatore le ha disciplinate in maniera rispettosa dei principi d’indipendenza e imparzialità del giudice.

Sent. n. 150 dell’8 novembre 2018

Ordinamento penitenziario – reclami dei detenuti – indipendenza e imparzialità del giudice

8. La Cour constitutionnelle dichiara incostituzionale una disposizione della legge del 14 giugno 2017 che ha riformato la legge del 1992 in materia di protezione della vita privata: conferendo effetto retroattivo alla dispensa, accordata ai servizi di polizia, da qualsiasi autorizzazione preventiva, il legislatore ha violato il principio di legalità penale, con particolare riguardo alle garanzie che s’impongono alla polizia nella ricerca della prova penale.

Sent. n. 153 dell’8 novembre 2018

Trattamento dei dati personali – autorizzazioni preventive – servizi di polizia – legalità penale

 

9. Con una sentenza interpretativa di rigetto la Cour constitutionnelle ritiene non incompatibile con la Costituzione la disposizione della legge del 15 dicembre 1980 in materia di accesso al territorio, soggiorno, stabilimento e allontanamento degli stranieri, secondo cui soltanto in relazione a frodi legate al ricongiungimento familiare lo straniero poteva essere privato in qualsiasi momento del diritto di soggiorno.

Sent. n. 156 del 22 novembre 2018

Diritto degli stranieri – diritto di soggiorno – ricongiungimento familiare

 

10.  Secondo la Cour constitutionnelle non viola i principi di eguaglianza e di non discriminazione – e non è quindi incostituzionale – il decreto regionale vallone del 18 ottobre 2007 che prefigura un regime fiscale (municipale) meno gravoso per i servizi di noleggio con conducente rispetto ai taxi.

Sent. n. 164 del 29 novembre 2018

Fiscalità locale – taxi – noleggio con conducente – eguaglianza in materia tributaria

 

11. Secondo la Cour constitutionnelle non è incostituzionale la disposizione del decreto regionale vallone del 2018 che, modificando il Codice della democrazia locale e del centramento al fine di rafforzare la governance e la trasparenza nello svolgimento dei mandati pubblici a livello locale, prevede un’incompatibilità generale – e non limitata al singolo ente – tra le funzioni di direttore di una società municipalizzata, da un lato, e quelle di presidente del consiglio comunale o di assessore comunale, dall’altro lato.

Sent. n. 171 del 29 novembre 2018

Ordinamento degli enti locali – conflitti di interessi

 

12. La Cour constitutionnelle dichiara incostituzionali diverse disposizioni che nel 2016 hanno apportato modificazioni al Codice di procedura penale: queste non assicuravano un adeguato coinvolgimento del giudice istruttore nelle operazioni di perquisizione informatica, non delineava in termini sufficientemente precisi i compiti del responsabile del sistema informatico in relazione alle perquisizioni ed escludeva la tutela del segreto professionale di avvocati e medici qualora le perquisizioni informatiche fossero condotte in segreto.

Sent. n. 174 del 6 dicembre 2018

Procedura penale – perquisizione informatica – indipendenza e imparzialità del giudice – legalità penale – tutela del segreto professionale