Austria

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a cura di Francesco Palermo

In una seduta straordinaria tenuta domenica 15 marzo, il Consiglio nazionale austriaco, la Camera bassa del Parlamento, ha approvato la legge federale contenente misure provvisorie per contrastare la diffusione del COVID-19 (COVID-19-Maßnahmengesetz), unitamente all’istituzione di un fondo per affrontare la crisi connessa al virus (COVID-19-FondsG) e a modifiche ad alcune leggi in materia finanziaria e di lavoro per consentire i provvedimenti connessi. Le delibere legislative sono state trasmesse al Bundesrat e immediatamente approvate.

Le misure di contenimento sono entrate in vigore alla mezzanotte del 16 marzo. Esse prevedono la chiusura dei luoghi aperti al pubblico come i parchi giochi e restrizioni al commercio e alla ristorazione. Viene creato un fondo speciale da quattro miliardi di Euro per l’acquisto di strumentazioni mediche, per compensare le perdite causate al settore privato e per favorire al massimo il lavoro a distanza. Le persone possono lasciare le proprie abitazioni solo per tre motivi: lavoro non procrastinabile e non eseguibile da casa, approvvigionamento alimentare e aiuto ad altre persone. Sono interdette le riunioni con più di cinque persone, ad eccezione dei componenti del medesimo gruppo familiare. Vengono chiusi tutti gli esercizi commerciali ad eccezione di alimentari, farmacie, banche, tabacchini, distributori di carburante e pochi altri. La polizia è autorizzata a garantire il rispetto delle misure e viene prorogata la durata del servizio civile e militare per chi si trovi in servizio, perché è previsto il possibile impiego dell’esercito per fronteggiare l’emergenza. Il Land Tirolo (il più colpito dal virus) è autorizzato ad adottare misure ancora più severe di limitazione della circolazione. La durata delle disposizioni è prevista fino al 31 dicembre 2020: trattandosi di disposizioni che autorizzano le autorità ad intervenire con misure eccezionali, queste possono essere sospese in ogni momento. Sul piano legislativo l’autorizzazione copre tutto l’anno solare.

La legge approvata con la massima urgenza (in realtà un contenitore di diverse leggi, a ciascuna delle quali è dedicato un articolo) ha lo scopo di creare la base normativa per le misure eccezionali. Il disegno di legge è stato presentato dalla maggioranza di governo (ÖVP e Verdi) e non contrastato dall’opposizione – l’approvazione in commissione bilancio è avvenuta all’unanimità. Nonostante alcune misure di cautela, come quella di non prevedere la contemporanea presenza in aula di tutti i deputati, la disinfestazione dei locali, l’abbreviazione di tutte le normali procedure (anch’essa accolta all’unanimità) e il rinvio di tutti i temi non urgenti, l’obiettivo resta garantire la continuazione dell’attività del parlamento, come assicurato dal primo presidente del Consiglio nazionale Wolfgang Sobotka. L’unico precedente di una seduta dl Parlamento nel fine settimana risale al 1931, quando si trattò di approvare misure urgenti contro la disoccupazione.

La normativa è stata adottata con legge ordinaria. Non si è ritenuto necessario intervenire con disposizioni di carattere costituzionale – che in Austria possono essere contenute anche in leggi ordinarie, votando i relativi passaggi con una maggioranza dei 2/3 – in quanto la costituzione stabilisce la competenza legislativa ed esecutiva federale nelle materie interessate, tra cui il mantenimento della quiete e della sicurezza pubblica, il diritto di riunione, il traffico, la sanità (art. 10), la scuola (art. 14) e le competenze in materia economica. Va tuttavia sottolineato come la costituzione non contenga alcuna disposizione in tema di emergenza. Esiste inoltre una legge generale in tema di epidemie (legge sulla prevenzione e la lotta alle malattie trasmissibili, cd. legge sulle epidemie), che risale però al 1950 e non contiene previsioni ritenute applicabili al caso di specie. La legge del 1950 non è stata pertanto neppure emendata.