Rassegna giurisprudenziale - Germania- Austria - aprile-giugno 2018

2018-07-19

 

Germania

 

1. Il Tribunale costituzionale federale dichiara illegittimo il regime dell’imposta sulla proprietà immobiliare. Il sistema è basato su valutazioni risalenti al 1964 all’ovest e addirittura al 1935 all’est, nonostante la legge preveda che il ricalcolo vada effettuato ogni sei anni. Nonostante i comuni determinino l’aliquota, mitigando così l’effetto del mancato ricalcolo, si crea una disparità tra edifici costruiti prima e dopo l’ultima determinazione. Il legislatore ha tempo fino alla fine del 2019 (per l’ovest) e fino al 2024 (all’est) per uniformare i parametri.

 

BVerfG, 1. Senato, sent. 10 aprile 2018 - 1 BvL 11/14, 1 BvR 889/12, 1 BvR 639/11, 1 BvL 1/15, 1 BvL 12/14

Link: https://www.bundesverfassungsgericht.de/SharedDocs/Entscheidungen/DE/2018/04/ls20180410_1bvl001114.html

Parole chiave: estimi catastali, uguaglianza, comuni

 

 

2. Il Tribunale costituzionale federale respinge un ricorso individuale di un tifoso colpito da un divieto di accesso agli stadi di calcio in tutto il territorio federale. La questione è rilevante per la portata degli effetti indiretti dei diritti fondamentali nei rapporti fra privati. Infatti il principio di uguaglianza impone che tali divieti non possano essere espressi in modo arbitrario, ma devono essere giustificati da una motivazione specifica, per la quale, tuttavia, si ritiene sufficiente il rischio che la persona interessata possa disturbare con qualche probabilità gli eventi.

BVerfG, 1. Senato, ord. 11 aprile 2018 - 1 BvR 3080/09

Link: https://www.bundesverfassungsgericht.de/SharedDocs/Entscheidungen/DE/2018/04/rs20180411_1bvr308009.html

Parole chiave: uguaglianza, Drittwirkung (efficacia orizzontale dei diritti), DASPO

 

 

3. I giudici costituzionali dichiarano costituzionalmente conforme l’art. 14 c. 2 della Legge sul lavoro part-time e a tempo determinato, che vieta la reiterazione di contratti di lavoro a termine senza una specifica motivazione. Il divieto di ogni rinnovo a tempo determinato di un contratto tra le stesse parti se non specificamente motivato non viola la libertà di impresa e di lavoro. Prevale la tutela contro contratti consecutivi e il contratto a tempo indeterminato deve restare la forma principale di impiego lavorativo.

BVerfG, 1. Senato, ord. 6 giugno 2018 - 1 BvL 7/14, 1 BvL 7/14, 1 BvR 1375/14

Link: https://www.bundesverfassungsgericht.de/SharedDocs/Entscheidungen/DE/2018/06/ls20180606_1bvl000714.html

Parole chiave: lavoro, contratti a tempo determinato, diritto al lavoro, libertà di impresa

 

 

4. Il Tribunale costituzionale conferma la legittimità del divieto di sciopero per alti funzionari e dirigenti (“Beamte”). A differenza dei normali impiegati (“Angestellte”), i Beamte hanno un peculiare rapporto di fiducia con le istituzioni (tra cui il divieto di scioperare) e, come contropartita, particolari diritti (ad esempio il trattamento pensionistico più favorevole).

BVerfG, 2. Senato, Sentenza 12 giugno 2018 – 2 BvR 1738/12, 2 BvR 646/15, 2 BvR 1068/14, 2 BvR 1395/13

Link: https://www.bundesverfassungsgericht.de/SharedDocs/Entscheidungen/DE/2018/06/rs20180612_2bvr173812.html

Parole chiave: sciopero, pubblica amministrazione, dipendenti pubblici

 

 

5. Il Tribunale costituzionale federale rigetta il ricorso individuale contro le perquisizioni ordinate dal Tribunale di Monaco nella sede bavarese di uno studio legale statunitense nell’ambito del cd. “dieselgate”. In particolare, poiché lo studio non ha in Germania la sua sede principale, non è da considerare persona giuridica ai sensi della Legge fondamentale e non è titolato a proporre ricorso costituzionale diretto.

BVerfG, 3. Camera, 2. Senato, ord. 27 giugno 2018, - 2 BvR 1287/17 et al

Link: https://www.bundesverfassungsgericht.de/SharedDocs/Pressemitteilungen/EN/2018/bvg18-057.html

Parole chiave: dieselgate, Volkswagen AG, ricorso costituzionale diretto (Verfassungsbeschwerde)

 

 

 

Austria

1. La Corte costituzionale dichiara illegittima la legge sullo stato civile nella parte in cui non prevede la possibilità per le persone il cui genere non sia né maschile né femminile di registrare la propria identità sessuale. Spetta al legislatore specificare come debbano essere registrate le forme sessuali alternative

VfGH, sent. 15 giugno 2018 G 77/2018

Link: https://www.vfgh.gv.at/downloads/VfGH_Entscheidung_G_77-2018_unbestimmtes_Geschlecht_anonym.pdf

Parole chiave: identità sessuale, stato civile, autodeterminazione